(foto Ristorante Castello dei Solaro)  

CASTELLO DI VILLANOVA SOLARO

  Un passato dalle molte vite - da fortilizio medioevale a villa di campagna, da pio ricovero a luogo di banchetti - per questo castello inscindibile dal suo splendido parco.
     

Il castello fu costruito nel 1200 dal Principe Acaja a scopo difensivo.
Prima di giungere ai Solaro (nel 1400) fu di altre importanti famiglie, i
Del Carretto ed i Falletti. La sua origine militare si nota ancora nella struttura imponente e nel fossato che la circonda; ma a partire dal 1600, perduta la funzione bellica, venne rivisitato come residenza di villeggiatura.

Particolare della Saletta di caccia (foto Ristorante Castello dei Solaro)
       
Apertura  

Le sale ed il parco sono accessibili entrando come clienti del ristorante che vi ha sede (sabato e domenica pomeriggio funziona anche come bar).

Fu soprattutto la figura della Contessa Eufrasia, ultima dei Solaro di Villanova, a rendere lustro al luogo: abbellendo l'edificio ed il parco, ed animandoli con un salotto culturale di cui erano ospiti abituali personaggi del calibro di Silvio Pellico. Proprio qui egli dette pubblica lettura - in prima assoluta - delle "Mie prigioni".
Particolare del busto della Contessa Eufrasia, esposto nel castello (foto Ristorante Castello dei Solaro)
 
       
Servizi aggiuntivi   Ospita cerimonie, meeting, eventi. Oggi si possono percorrere i vialetti del parco così come Eufrasia l'aveva progettato, tra prati, alberate, fontane e laghetti. Dopo di lei, il castello fu adibito ad ospedale per i poveri (inizio '900); con l'ultima e recente trasformazione diviene ristorante. Le suggestive sale conservano elementi originali, come i soffitti a cassettoni dipinti (il più antico del 1300). Il laghetto delle ninfee nell'antico fossato (foto Ristorante Castello dei Solaro)
  Quanto e perchè la gita sarà gradita ai piccoli di famiglia :) Ampio spazio verde
Area giochi nel parco
Contatti per info  
www.castellodeisolaro.it
   
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Per approfondire, abbina la visita al
Museo "Casa Pellico"
 
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Percorso tematico "Un filo teso tra arte e religiosità"